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MACCHINE A STATI FINITI

Un automa a stati finiti (o macchina a stati finiti) è un modello astratto utile per rappresentare il comportamento di un sistema. Si basa sull’assunto che un sistema sia modellabile con un insieme finito di stati interni e che esso passi da uno all’altro, a seguito di uno stimolo in ingresso. In letteratura si distinguono due tipi principali di automi, l’automa di Mealy e quallo di Moore.

La differenza tra i due sta nella particolare maniera con cui si genera l’uscita: nel caso di Moore essa è dipendente solo dallo stato e da null’altro, nel caso di Mealy l’uscita, oltre che con lo stato, varia anche in base all’ingresso applicato.

In informatica privilegeremo la rappresentazione di Mealy che possiamo immaginare composta da un certo numero di stati (situazioni diverse in cui si può trovare il sistema), da un certo numero di ingressi (eventi utente o generati dall’HW) e da un certo numero di uscite (azioni svolte). Vale la relazione (stato, ingresso) -> uscita cioè, fissati uno stato e un certo ingresso si genera sempre la stessa uscita.

L’usuale rappresentazione grafica di un automa a stati finiti è il grafo orientato, dove i cerchi rappresentano lo stato e gli archi la transizione da uno stato all’altro. Le etichette degli archi rappresentano l’ingresso che ha generato la transizione usualmente rappresentato abbinato all’uscita da esso scatenata. Ingressi (eventi) diversi si rappresentano con archi diversi e possono generare uscite diverse.

statemachine

Una rappresentazione alternativa al grafo, buona per la memorizzazione in un PC, è la matrice di transizione, dove, per ogni stato (righe) e per ogni ingresso (colonne) si trova, all’incrocio, il valore dello stato successivo.

La macchina a stati finiti è una tecnica importante nella programmazione embedded per creare codice che non si blocchi pur facendo accadere molte cose contemporaneamente (multitasking).

Comunemente, si rappresentano con macchine a stati la schedulazione dei processi e dei thread, ma anche l’evoluzione di quei protocolli di comunicazione in cui i dati, scambiati in un certo istante, sono correlati a quelli scambiati in istanti precedenti (ad esempio dati di acquisto solo dopo che sono stati forniti dati di login).

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